lunedì 3 dicembre 2007

Madri contro la pena di morte e la tortura



A Milano il 3 dicembre si terrà un incontro con Tamara Chikunova, fondatrice dell'Associazione "Madri conro la pena di morte e la tortura" dell'Uzbekistan.

(Auditorium del Liceo Carducci,
via Beroldo 9 - ore 11.00)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E' stato commovente sentire la testimonianza di Tamara oggi. Penso al dolore che rivive ogni volta che racconta la storia di suo figlio.
Tamara è veramente una donna di fede, che ha saputo guardare oltre la crudeltà e la ferocia dei carnefici: non si è arresa al male, non ha pensato che la vita è un inferno ma ha sognato un futuro più giusto e più umano per tutti.
Se dal 2008 l'Uzbekistan non avrà più la pena capitale è grazie all'impegno di madri come lei.

Virginia Invernizzi ha detto...

Sono molto contenta di aver avuto l'occasione di riascoltare la testimonianza di Tamara Chikunova e di sapere che finalmente dal 2008 in Uzbekistan la pena di morte è stata abolita.La testimonianza ha la forza di far sentire vicino i lontani come i condannati a morte e ci mostra che chi non si rassegna può davvero cambiare il mondo per tanti. Credo che proprio per questo sia importante per noi, troppo spesso giovani ricchi, tentati dall'indifferenza e in fondo convinti di non poter far nulla per questo mondo ancora percorso dalla diseguaglianza e dall'ingiustizia. Noi di "genti di pace" cerchiamo di vincere quest'indifferenza verso gli altri e siamo fieri di poterlo fare con una testimonianza significativa come quella di Tamara Chikunova.

4 dicembre 2007 20.08

Anonimo ha detto...

Secondo me è stata molto forte ed interessante la
testimonianza di Tamara, e devo dire che il messaggio trasmesso abbia
avuto una carica educativa e sensibilizzatrice notevole. Una grande
lezione di civiltà e al contempo di forte umanità, davvero!
Dario

Anonimo ha detto...

a mio parere sentire la testimonianza di Tamara è stato molto interessante, commovente e soprattutto molto utile perché con tale incontro siamo venuti a conoscenza di una crudeltà poco conosciuta dalla maggior parte di ragazzi come me. Tamara, con la sua testimonianza mi ha insegnato che non mi devo mai rassegnare davanti alle ingiustizie.

Anonimo ha detto...

vero, vero, vero!