mercoledì 27 gennaio 2010

Presentazione di Genti di Pace-j


Genti di Pace-j è un sogno: unire giovani italiani e stranieri per costruire un futuro comune.
Siamo studenti liceali, universitari e giovani lavoratori.
Non siamo tutti uguali.
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1 commento:

redazione ha detto...

Genti di Pace-j è un sogno: unire giovani italiani e stranieri per costruire un futuro comune. Siamo studenti liceali, universitari e giovani lavoratori. Non siamo tutti uguali. Alcuni di noi sono italiani da generazioni; altri hanno genitori stranieri ma sono nati qui e si sentono italiani; altri ancora sono arrivati in Italia di recente per costruire il loro avvenire. Ognuno porta con sé la propria storia, la propria sensibilità religiosa e culturale. Non vogliamo però fermarci davanti alle differenze. Anche se sulla carta le nostre nazionalità sono diverse, tutti ci sentiamo veri cittadini di questo paese.

Genti di Pace-j vuole essere una scuola di convivenza possibile nella nostra città. Vogliamo vivere un’amicizia con tutti, liberi da pregiudizi e paure. Vogliamo unire realtà distanti che normalmente non si incontrano. Vogliamo essere una casa ospitale per quanti si impegnano per una città più accogliente, più umana, più solidale. Proprio per questo crediamo sia opportuno creare delle occasioni pubbliche, di riflessione e di festa, in cui incontrarsi, conoscersi, vincere i muri di indifferenza che ci isolano.

Il volto di Genti di Pace-j è quello di una città sempre più multietnica e multireligiosa. La complessità non ci spaventa, è in ciascuno di noi: la nostra identità è plurale. Crediamo che lo sviluppo di una società sia basato sulla capacità di accogliere e valorizzare le idee e le credenze di tutti. Bisogna imparare a scoprire ciò che di bello e di buono c’è negli altri popoli e nelle altre religioni. Chiediamo che tutti possano esprimere liberamente la propria fede senza discriminazioni.

Il futuro è un mondo misto: nel nuovo orizzonte globale, sempre più interconnesso e interdipendente, non si può rimanere isolati. Noi di Genti di Pace-j sentiamo di avere un patrimonio di conoscenza del mondo che viene dalle storie personali di ciascuno e che ci fa guardare anche alle grandi sfide globali. La guerra, la pace, il destino dei paesi poveri e di chi non ha voce ci interessa. La nostra casa è il mondo intero.

Genti di Pace-j sente una responsabilità di fronte alle generazioni più giovani. Nella città che cambia è facile cercare la sicurezza del gruppo e contrapporsi con l’odio e la violenza a chi è diverso. Il gioco delle bande però è un tunnel di paura che non dà felicità. Noi invece ci impegniamo a globalizzare l’amicizia e a offrire un modello di convivenza nella quotidianità. Occorre incontrarsi, conoscersi, entrare ciascuno nella vita degli altri, immergersi nei pensieri, nei sentimenti, nei colori di chi ci sta di fronte, e coglierne le sfumature: solo così da estranei si diventa familiari; solo così si vince la paura e il pregiudizio; solo così si costruisce un futuro di pace.

Milano, 15 marzo 2009