venerdì 31 dicembre 2010

Taboulé - Giornale dei nuovi cittadini italiani

E' nato Taboulé - Giornale dei nuovi cittadini italiani

Taboulé è un giornale online curato dal movimento Genti di Pace della Comunità di Sant'Egidio di Milano.

Si occupa di cultura, dialogo, attualità e di tutto quello che riguarda il tema della cittadinanza, intesa nel senso più ampio.

Nasce nell'ambito dell'insegnamento della lignua italiana agli stranieri., ma vuole andare oltre i confini della classe per diventare uno strumento di approfondimento, di scambio e di conoscenza.

Scaricate, leggete e diffondete il giornale! http://www.taboule.it/

Nei commenti l'editoriale del numero 0 di novembre

(Continua a leggere... nei commenti)

2 commenti:

redazione ha detto...

Taboulé - Novembre 2010

Editoriale di Milena Santerini

In un mondo connesso e collegato, non sempre si comunica. Taboulé nasce per parlare, dialogare, informarsi… in una città dove ci si può sentire a casa ma anche molto soli. Gli autori sono i “nuovi arrivati” di Milano, venuti da lontano, dall’Asia, dall’Africa, dall’America Latina, con sogni e speranze.
Non più immigrati, ma non ancora cittadini. Vivono la nostalgia di chi è partito, ma anche il radicamento di chi ormai ha costruito qualcosa di solido qui. Il taboulé è un piatto tradizionale che viene dal medio oriente, a base di bulgur (da non confondersi con il cous cous) un’insalata di grano semplice ma esotica, familiare ma con un sapore che viene da lontano: è il nome adatto per questo foglio online, una parola per unire e non per dividere.
Sono uomini e donne, giovani o meno, di vari paesi, a comporre il movimento di Genti di Pace, nato dalla Comunità di Sant’Egidio, che dà vita a queste pagine. Hanno scelto questo modo per parlare di sé, dei diritti degli immigrati, della nuova identità delle “seconde generazioni” e -attraverso le loro vite - per parlare di Milano e dell’Italia. Vivono così insieme l’avventura della parola: quella di imparare una lingua nuova nelle scuole di italiano sparse nella città, che useranno questo foglio anche come strumento di lavoro, prendere la parola per raccontarsi, comprendere il mondo circostante e leggerne la complessità, accostarsi alla letteratura, ma anche per scambiarsi informazioni utili per la vita quotidiana. Le parole non servono più, quindi, per distinguere chi è “dei nostri” dagli altri, ma – al contrario – per unire in una rete di amicizia e dialogo paesi diversi.

asansörlü taşımacılık mersin ha detto...

thakn you