sabato 16 febbraio 2008

50mila sfollati per le alluvioni in Mozambico


Le piogge incessanti che da un mese si abbattono sull'Africa australe stanno causando gravi danni soprattutto in Mozambico: inondazioni, straripamento dei fiumi, allagamento dei campi.

E le previsioni non sono buone: in febbraio le precipitazioni aumenteranno.

Molti osservatiori temono si possa ripetere il disastro del 2000-2001

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6 commenti:

redazione ha detto...

Secondo le stime Onu, solo nei primi 13 giorni del 2008, ci sono state 50 vittime delle inondazion, sarebbero circa 30 mila (Unicef 50.000, altre fonti parlano di 70.000) le persone evacuate dalle zone inondate e 72 mila coloro che hanno avuto la casa distrutta o hanno chiesto una qualche forma di aiuto.
Vicino a Beira è stato allestito un campo profughi, dove le condizioni di vita sono già al limite, e il governo si prepara, se le piogge non cesseranno, all'evacuazione di almeno altre 200.000 persone.

redazione ha detto...

Le alluvioni hanno colpito alcune delle comunità più povere e isolate del paese, con limitato accesso ai servizi d'assistenza.

«Il numero di sfollati sta raggiungendo un livello critico», ha affermato il Rappresentante dell'UNICEF in Mozambico Leila Pakkala. «È fondamentale intervenire immediatamente per la prevenzione delle epidemie, la principale preoccupazione nel quadro della crisi in atto, soprattutto per quanto riguarda i bambini.»
La stagione in cui è più alto il rischio di malaria è al culmine e la presenza di acqua stagnante costituisce un ulteriore bacino per la riproduzione delle zanzare. La malaria è tra le principali cause di mortalità infantile in Mozambico.

Al contempo, nelle aree che hanno accolto gli sfollati si pone il problema delle scorte di acqua potabile e adeguate infrastrutture igienico-sanitarie per evitare la diffusione di malattie veicolate da acqua contaminata e migliorare le condizioni igieniche delle comunità sfollate.

Finora 47 scuole sono state danneggiate dalle alluvioni.

Il Mozambico è tra i 20 paesi più poveri del mondo, figurando nel 2007 al 172° posto su 177 nella graduatoria dell'Indice di sviluppo umano.

Nel paese, circa il 58% dei bambini vive sotto la soglia di povertà.

redazione ha detto...

Per informazioni sulle alluvioni del 2000-2001
http://www.santegidio.org/it/amicimondo/alluvione/alluvione.htm

Per informazioni sulla pace in Mozambico (4 ottobre 1992) http://www.santegidio.org/it/pace/pace3.htm

Anonimo ha detto...

DA MISNA (6 febbario 2008)

MOZAMBICO – È completamente isolata dal resto del paese la città di Marromeu, nella provincia centrale di Sofala, a causa dello straripamento del fiume Zambezi. "Siamo in una situazione critica; le famiglie vanno da una parte all’altra con bagagli sulla testa per cercare riparo” ha detto l’amministratore del distretto al quotidiano locale "Noticias". Il livello dell’acqua avrebbe superato di tre metri il livello d’allerta di 4,75 metri.

Anonimo ha detto...

MISNA(11 FEBBRAIO 2008)

AFRICA – La Nazioni Unite hanno diffuso un appello per raccogliere 90 milioni di dollari di aiuti per le centinaia di migliaia di persone danneggiate dalle alluvioni che recentemente hanno colpito alcuni paesi dell’Africa australe. I governi locali e le agenzie umanitarie stanno facendo in modo che “la crisi non diventi una catastrofe”, dal momento che, spiega una nota, la stagione delle piogge è ancora in corso. I fondi saranno inviati in Malawi, Zambia, Zimbawe e Mozambico, i paesi maggiormente colpiti dal maltempo.

Anonimo ha detto...

da peacereporter

Africa meridionale - 11.2.2008 18:17:00
Zambia e Zimbabwe allertano eserciti per rischio inondazioni

Zambia e Zimbabwe hanno allertato le proprie forze militari per far fronte alle probabili inondazioni causate dalla apertura di una chiusa della diga presente sul fiume Zambezi, che segna il confine tra i due Paesi. L'apertura è necessaria per alleggerire la pressione sulla diga, aumentata dopo che negli ultimi giorni sulla zona si sono abbattute fortissime piogge. Per garantire la massima sicurezza, i due governi hanno anche programmato l'evacuazione di 100mila persone.